La sfida di Tallin, dunque, si svolge proprio qui, nei luoghi tagliati fuori dalla vita urbana: lì dove è avvenuta la separazione deve rifondarsi la connessione, nel punto debole di una espansione strategicamente importante per quella che sarà la capitale europea della cultura nel 2011. (2009)

IL SITO, LA CITTÀ

Lo sviluppo della città di Tallin, per quel che riguarda la zona presa in esame da Europan 10, ha generato una forma urbana molto interessante composta da parti ben riconoscibili i cui rapporti sono mediati dallo spazio vuoto. Ma questa soluzione di continuità tra le parti è causa dell'attuale separazione tra città e mare. A peggiorare la situazione, inoltre, è l'insediamento di un sistema infrastrutturale a scala inadeguata per questo luogo, facendo sì che questa greenbelt (sfondo su cui si doveva leggere la figura della vecchia Tallin) è divenuta limite invalicabile che rischia di costituirsi come cesura definitiva tra la città e il suo fronte mare. La sfida di Tallin, dunque, si svolge proprio qui, nei luoghi tagliati fuori dalla vita urbana: lì dove è avvenuta la separazione deve rifondarsi la connessione, nel punto debole di una espansione strategicamente importante per quella che sarà la capitale europea della cultura nel 2011.

INFRASTRUTTURA PEDONALE/CICLABILE E CITTÀ A BASSA DENSITÀ

Ma che significa connettere due parti di città? Come si declina il tessuto urbano connettivo in una zona fortemente caratterizzata dall'infrastruttura? Il progetto dello spazio pubblico lineare si configura come una infrastruttura a scala pedonale e ciclabile: l'infrastruttura feconda i luoghi e la città che gli si costruisce intorno li rivitalizza con la colonizzazione degli spazi attraverso la residenza. Il tema del concorso “Creare urbanità, rigenerare, rivitalizzare, colonizzare” si fonde con il tema specifico degli “Spazi pubblici lineari”, generando una infrastruttura abitata: una città lineare a bassa densità attraversata dai flussi dei passanti e abitata da chi lavora nel nuovo polo culturale/amministrativo. Lì dove c'è un punto di crisi, è proprio la residenza a risolverlo. Il disegno di questa piccola infrastruttura, prendendo a prestito le geometrie della città storica, genera un rapporto “ambiguo” tra percorso ed architettura, e attraversa il grande nodo infrastrutturale con spazi protetti dal freddo clima invernale, raggiungendo i punti notevoli: la Linnhall, la Cultural factory, i terminal del porto e i nuovi edifici amministrativi. Nucleo centrale rivitalizzato, canale principale e cuore pulsante della città che nel 2011 sarà capitale europea della cultura. La configurazione di questo link diventa il volano per lo sviluppo di situazioni a margine, che, in questa piccola infrastruttura che le lega, vedono la materializzazione della strategia urbana.


progetto per EUROPAN 10 / progettisti Luigi Pintacuda (capogruppo), Claudio Cannizzaro, Chiara Carcione, Domenico Contino, Manfredi Mazziotta, Claudia Padula, Luisa Pastore, Marco Villanti.